martedì 3 marzo 2009

Legger libri su iPhone


Alla fine mi sono detto: perché no? Ho parlato male per anni della possibilità di leggere qualunque cosa di esteso su dispositivi elettronici... finché non sono arrivati l'e-ink (che ancora non ho potuto provare) e, più modestamente, gli schermi ad alta densità.

Così ho deciso di verificare di persona, provando a leggere qualche libro su iPhone. La cosa ha anche un'utilità pratica immediata. Quando ero più giovane mi portavo dietro un libro, ovunque andassi, perché "non si sa mai". Da un po' di tempo però ho perso questa sana abitudine... e, come risultato, ogni tanto mi trovo a far la fila in banca o alle Poste con aria un po' smarrita. O meglio, mi trovavo - perché appunto ho cominciato a scaricarmi materiale di lettura su iPhone, e il problema si è risolto.

La prima prova è stata qualche settimana fa con uno dei libri elettronici di Delos Books: Giungla di cemento di Charles Stross. La scelta non è stata felicissima, perché Delos vende i libri come applicazioni autonome sull'App Store. Al primo cambiamento significativo dell'hardware o del software... tanti saluti a Stross, immagino! Per inciso, a Stross avevo fatto un paio di foto simpatiche al Barony Bar di Edimburgo, quando ero stato a trovarlo nell'estate del 2007. E le foto sono andate perse quando ho dovuto ripartizionare il disco rigido del computer... solo quelle di quel giorno, in pratica. Perdere il suo libro sarebbe quindi un altro anello in una misteriosa catena.

Devo ammettere poi che con Giungla di cemento qualche problema l'ho avuto anche ad altri livelli: ormai sono disabituato a leggere traduzioni, e ho poca tolleranza per l'italiano che evidentemente traduce con impaccio un inglese parecchio più brillante. Inoltre, ogni tanto c'era qualche difetto di codifica, con caratteri sbagliati e via dicendo. Ma insomma, tra una coda e l'altra il libro l'ho letto ed effettivamente non mi è pesato. Funziona!

Inebriato dal successo, e inebetito dal diluvio che mi si è scaricato addosso mentre tornavo in bicicletta da via Bargagna, oggi ho fatto qualche altro esperimento più creativo con Stanza. Questo software è più interessante perché digerisce un sacco di formati standard... il che fa ben sperare sulla permanenza dei testi. Inoltre è ben collegato a risorse come il Progetto Gutenberg: con il 3G ho individuato e scaricato in pochi secondi Pride and prejudice. Niente DRM, niente attivazioni - che meraviglia!

Ma se uno vuole testi che non sono inclusi nel Progetto Gutenberg o in uno dei siti direttamente collegati a Stanza? Ho fatto un altro esperimento: dal sito dell'ex Etext Center dell'Università della Virginia ho scaricato la History of the conquest of Mexico di Prescott, che non è inclusa nel Progetto Gutenberg (e che avevo iniziato in italiano durante le vacanze; ma appunto, era una traduzione...). Mi sono salvato il testo in Html sul computer, ho usato il lettore desktop di Stanza per convertirlo in un formato compatibile e poi tramite Wi-Fi l'ho passato a Stanza su iPhone e ho cominciato a leggerlo.

Giudizio sintetico: con Stanza la leggibilità è ottima. Il passaggio da una pagina all'altra è naturale, grazie al touchscreen diviso in tre fasce. I caratteri sono della dimensione giusta per me, senza bisogno di regolazioni, e dopo un po' il lettore sembra scomparire: mi ritrovo concentrato sulla lettura senza distrazioni. Certo, avessi bisogno di lavorare sul libro per uno scopo serio, sospetto che troverei problemi a muovermi tra i capitoli, perché l'interfaccia da questo punto di vista mi sembra molto limitata - ma forse è solo questione di pratica.

Che l'epoca del libro elettronico sia finalmente arrivata?

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